Alcuni giorni trascorsi a razzolare sulle mappe, alla ricerca di quei resti di acquedotti romani descritti negli articoli pubblicati sui blog di alcuni conoscenti. Eccoli li… Sembrano ponticelli, visti così a volo aereo. Ci piazzo su un paio di waypoint GPS, pianifico un giro ad anello e si va.
Inizia così un giorno di primavera assoluta ed una nuova peregrinazione fotografica. Insieme a Vincenzo, alle reflex e alle ottiche, decidiamo di partire da Gallicano nel Lazio. Superati gli avanposti agghiaccianti a ridosso delle borgate Prenestine, la strada fiancheggia campagne e fioriture, aviosuperfici e forre scavate nel tufo.
Gallicano arriva di colpo, dietro all’ennesimo tornante. Piazzetta con fontana, panificio e alimentari, la chiesetta solitaria fronteggiante l’arco di accesso al nucleo storico. Poi devi immaginarti un secchio pieno di vernici colorate, lanciato sulle facciate delle case; il paese è un autentico gioiello multicolore. La primavera ci mette del suo e tra scorci e piazzette fioriscono e verdeggiano alberelli e glicini. Solitamente in queste peregrinazioni siamo abituati a silenzi e solitudini assoluti, invero questa volta in paese regna un allegro fermento, fatto di stoviglie, bambini giocosi e storiche comari in cicaleggio.
Abbiamo solo scaldato le falangi e l’otturatore. Le antiche vestigia romane ci attendono…